Comunicato: Moralità e Delicatezza dei Ministri di Culto
Ci siamo imbattuti in un reel che ci ha lasciato un po' straniti. Un giovane presbitero affrontava in modo molto netto e giudicante alcuni temi che richiederebbero delicatezza ed empatia.
Non li ripercorreremo uno ad uno in questa sede perché in questa circostanza la nostra attenzione è per tutte quelle persone che sono state ingiustamente colpite da parole fredde, spezzanti e indelicate, proposte con forza e come presunta verità.
Che si parli di obesità, sessualità, genitorialità...il tema al centro è sempre il corpo, l'unico argomento di cui riesce a parlare il mondo conservatore. Osserviamo come gli inviti alla moralità passino sempre da un controllo dei corpi. È vero, chi crede considera il corpo "tempio dello Spirito Santo". Riteniamo tuttavia che, alla luce di Cristo, la relazione con il prossimo debba vedere la delicatezza anteposta al presunto diritto di sbattere in faccia le cose. Riteniamo anche che subire un linguaggio indelicato e ingiusto solo perché proviene da un ministro del culto non sia maturità, ma il sogno della prepotenza. Crediamo che essere ministri del culto sia una straordinaria opportunità per accogliere, ascoltare, accompagnare con la stessa grazia di Cristo e che non abbia nulla e che vedere con l'esercizio prepotente della propria presunta autorità. Al centro del nostro ministero c'è il dovere di veicolare la prassi amorevole di Cristo che non ha mai allontanato nessuno. Nel Natale abbiamo celebrato l'Incarnazione, un Dio che si fa uomo e ci comunica una vicinanza ben diversa da un "non mi importa". Un Dio autoritario, stranamente interessato solo alla sfera fisica, affettiva e sessuale è la deformazione che ne fa il mondo conservatore. Chiunque sia stato colpito dal gelo dei contenuti del reel, sappia che nulla, nella Scrittura, giustifica certi modi e toni. Siamo convinti che ministri delicati, appassionati alla causa del Vangelo, consapevoli della complessità del presente e pronti ad accogliervi esistano. A Dio, a cui spetta il giudizio, sia gloria. Ora e sempre.
- Comunicato ufficiale della Chiesa Vetero-Cattolica Riformata