Comunicato: Battesimi e Matrimoni - Nota del Dicastero Cattolico-Romano
La Chiesa Vetero Cattolica Riformata, letta la dichiarazione della Chiesa di Roma sulla possibilità di ricevere il Battesimo per la persone trans e sulla possibilità di essere padrini e madrine e testimoni di nozze per le persone trans ed omosessuali, esprime il suo dissenso e la totale contrarietà a questa nota per le seguenti motivazioni:
- La prima riguarda il riferimento al trattamento ormonale e agli interventi chirurgici : Non pensiamo sia compito di un presbitero o di un vescovo valutare il percorso di transizione di una persona, men che meno porre domande morbose sulle eventuali scelte di medicalizzazione. In tutto ciò, traspare solo grande indelicatezza, umana e pastorale.
- La seconda riguarda il concetto di scandalo : In che modo i corpi delle persone trans possono “dare scandalo”? Nel loro essere percepiti al di fuori del rigido binarismo di genere? Il male e lo scandalo sono, a nostro avviso, negli occhi di chi guarda.
- Ci preoccupa particolarmente l’espressione “bambini e adolescenti con problemi di natura transessuale” : Come si può accogliere una persona che si ritiene “un problema”?
C’è un sottile gioco di parole, volto a creare una distanza tra la “persona” e la sua identità di genere, destinato ad essere fallimentare perché siamo individui integrati, e l’identità di genere e l’orientamento sessuale non sono altro da noi ma parte di noi. Non capiamo il motivo di tanta preoccupazione nel battezzare persone che non si identificano nel sesso biologico di nascita e constatiamo che a nessun individuo cisgender viene riservato un trattamento così indelicato.
Non riteniamo un problema l’incongruenza di genere quanto il fatto che alcune Chiese si sentano in diritto di accordare o negare il Battesimo, un Sacramento su cui nessun ministro ordinato ha alcun potere di veto. Troviamo francamente morbosa l’insistenza sulla terapia ormonale e sugli interventi chirurgici che rinforzano stereotipi e feticizzazioni delle persone trans, non riducibili ai loro soli corpi. L’ossessione per una sessualità etero e cis normativa traspare ad ogni passaggio, cancellando qualsiasi reale inclusione. Non è possibile accogliere chi si ritiene deviante da una presunta norma.
Pochi anni fa, il libro Redeeming Gender di Adrian Thatcher ha donato lucidità e umanità a un discorso in cui, troppo spesso, emergono gli irrisolti in ambito affettivo e sessuale delle Chiese conservatrici, tra cui quella di Roma. Siamo convinti che i Sacramenti siano un dono di Cristo all’umanità e mai, nei Vangeli, abbiamo trovato un solo invito a fare gatekeeping.
Per quanto ci riguarda, crediamo che tutti i Sacramenti siano per tutti, per l’edificazione della persona e delle comunità nella fede.
Non crediamo in una salvezza che dipenda da come si è abitato il corpo (e non capiamo perché si parli di salvezza solo quando c’è di mezzo la sessualità) e nemmeno in esseri umani che anche in merito al giudizio finale -che spetta a Dio e a Dio solo- ritengono di poter imporre i loro dubbi sulla vita delle persone ed i loro piccoli e discriminanti parametri.