Comunicato: La Chiesa di Roma è un luogo accogliente?

La Chiesa Vetero Cattolica Riformata esprime perplessità rispetto al concetto, più volte espresso in questo periodo, che la Chiesa di Roma sia un posto accogliente per le persone omosessuali e transgender e che queste "si sentano escluse".
La Chiesa di Roma è un luogo accogliente? Andiamo con ordine: da anni, ormai, gruppi che guardano con favore al prendere il testo biblico "alla lettera" trovano spazio nella Chiesa di Roma. Questi gruppi sono molto attivi nell'utilizzare le Scritture contro la comunità LGBT+, dedicando inoltre ampi sforzi a quelle pratiche antiscientifiche e disumane delle terapie riparative. Questi gruppi basano le loro azioni sulla considerazione che la Chiesa di Roma ha dell'omosessualità: un disordine. Non è mai stato fatto un reale passo avanti e il termine "disordine" è la versione sbiadita di "malattia". Un contesto difficilmente definibile "accogliente". Chi potrebbe sentirsi accolto in un contesto dove è considerato sbagliato, invitato a vivere nel nascondimento e in castità? Per le persone trans le cose non sono migliori, in un contesto per nulla educato, ma che non si astiene dal giudicare. Anni di "pericolo gender" non hanno fatto altro che peggiorare non solo il contesto della società laica, ma la Chiesa di Roma stessa. Mai si era avuto notizia di violenze analoghe a quelle che si sono verificate a Lisbona per la GMG. Non condividiamo l'idea che "le persone gay e trans si sentono escluse", come se fosse solo una questione di percezione. In un contesto strutturalmente escludente, non può che essere così. Escludere la comunità LGBT+ dai Sacramenti di cui la Chiesa di Roma crede egoisticamente di esserne detentrice, è l'evidenza più tangibile e concreta di un atteggiamento escludente e di una volontà di emarginazione. La pastorale non può essere una pacca sulla spalla data dall'alto al basso o dare il contentino agli appartenenti alle comunità LGBT+ ghettizzandoli in gruppi seguiti da certi presbiteri, ma il desiderio di camminare insieme come comunità cristiana, rimuovendo ciò che impedisce la reale partecipazione e presenza in Chiesa di certi gruppi. Nessuno rimane dove sa di non essere il benvenuto.

- Comunicato ufficiale dell'Arcivescovo Primate unito a tutto il clero e i laici della Chiesa Vetero-Cattolica Riformata
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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