Comunicato sulle parole di Suetta in seguito al funerale di Michela Murgia

La Chiesa Vetero Cattolica Riformata, lette le parole di Mons. Suetta in seguito al funerale della scrittrice e teologa Michela Murgia , desidera offrire la propria riflessione: una Chiesa, una comunità cristiana, dovrebbe essere una famiglia alla quale si sente di appartenere, con la quale si cammina, si cresce, si condividono idee, esperienze e sentimenti. Ogni volta che la comunità si riunisce, proclamando il Vangelo e condividendo l'Eucarestia, il senso della nostra fede prende forma, parole e sostanza: Gesù, vero uomo e vero Dio, ha assunto la nostra condizione umana, ha attraversato il tempo e la storia, ha sconfitto la morte sulla croce e ci precede, nella gioia e nella pace del Regno. Nessun essere umano ha la facoltà di leggere il cuore dei propri fratelli e delle proprie sorelle, quello spazio in cui ciascuno di noi incontra Cristo Risorto e può dire, meravigliandosi "Mio Signore e mio Dio". Abbiamo assistito ai funerali di Michela Murgia, abbiamo ascoltato le parole di Roberto Saviano e Chiara Valerio, a cui vanno le nostre condoglianze. Raramente, in Chiesa, assistiamo all'espressione vera di cosa significhi perdere una persona amata, con la necessità di trovare parole per parlare di lei, il desiderio di non disperdere quanto ha detto -anche relativamente ai temi cristiani-. Da troppo tempo "la dottrina" è la cappa che soffoca ogni alito di riflessione spirituale, esistenziale e teologica. Da troppo tempo "la dottrina" è il sasso che si lancia a chi percorre un sentiero nuovo, inesplorato. Crediamo in un Dio che rinnova ogni cosa e ci dispiace vedere come "la dottrina" sembri favorire una stasi, a nostro avviso non vivificante.

- Comunicato ufficiale dell'Arcivescovo Primate unito a tutto il clero e i laici della Chiesa Vetero-Cattolica Riformata
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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