Il messaggio di Buona Quaresima 2025 del nostro Arcivescovo Stefano
Carissimi fratelli e sorelle nel Signore,
La Quaresima è un tempo di rinnovamento, un'occasione preziosa per tornare a Dio con cuore sincero. Il Vangelo di Luca ci invita alla conversione con parole chiare: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Lc 13,3). La Quaresima è il tempo in cui il Signore ci chiama a tornare a Lui con cuore sincero, a lasciarci riconciliare e a camminare nella luce della Sua misericordia.
Il Vangelo di Luca, che ci guida in questo Anno C, è il Vangelo della misericordia e della conversione. Pensiamo alla parabola del figliol prodigo (Lc 15,11-32): un giovane che si allontana dal Padre, sperperando la sua vita, ma che viene accolto con amore quando torna a casa. Quante volte anche noi ci siamo smarriti! Eppure, il Padre ci attende sempre con le braccia aperte. La Quaresima è il tempo per tornare alla gioia della luce e riprendere in mano la nostra vita.
Gesù nel deserto (Lc 4,1-13) ci mostra il cammino respingendo le tentazioni. Ci insegna che solo la Parola di Dio è il vero nutrimento dell’anima e che, senza preghiera, siamo deboli davanti alle prove della vita. Anche noi possiamo vincere il male scegliendo il bene, rispondendo all’odio con il perdono, alla freddezza con la gentilezza, all’egoismo con l’amore.
Il Signore ci chiama a un digiuno che purifichi il cuore. Non è un’astinenza dal cibo, che noi rimettiamo come prassi, ma un’astinenza dalle parole e dai gesti che feriscono il nostro prossimo.
Vi invito a praticare:
- il digiuno dalla cattiveria, per riempire la bocca di parole di bontà.
- il digiuno dall’indifferenza, per aprire il cuore ai bisogni degli altri e agire concretamente.
- il digiuno dal giudizio, per imparare a guardare il prossimo con misericordia.
- il digiuno dallo scoraggiamento, per nutrirci di speranza e fiducia in Dio.
Non si tratta solo di cambiare alcune abitudini, ma di lasciarci trasformare dall’amore di Dio, che è sempre pronto ad accoglierci come il padre del figliol prodigo (Lc 15,11-32).
Gesù ci chiama a una conversione del cuore, non solo a gesti esteriori. Ci invita a guardare il mondo con occhi nuovi, con misericordia e amore, come il buon Samaritano (Lc 10,25-37), che non passa oltre, ma si fa prossimo a chi soffre.
Viviamo questa Quaresima con fede e speranza, lasciandoci trasformare dalla grazia di Dio. Ci prepariamo così alla gioia della Pasqua, sapendo che la misericordia del Padre è più grande di ogni nostra fragilità.
++Stefano
(Questo contenuto è di proprietà della Chiesa Vetero-Cattolica Riformata)