Comunicato della Chiesa Vetero-Cattolica Riformata sul crocifisso nelle scuole pubbliche
Carissim*,
Mi rivolgo a voi oggi su un tema che ogni anno anima il dibattito pubblico: la presenza del crocifisso nelle scuole. Come vescovo e pastore della Chiesa di Dio desidero esprimere una riflessione su questo tema con cuore aperto e profondo rispetto per la pluralità delle opinioni.
La croce, per noi cristiani, è il simbolo supremo del sacrificio, dell’amore e della redenzione ad opera di Cristo. È il segno della speranza che illumina il cammino della nostra fede. Tuttavia, come corpo vivente di Cristo sulla terra, siamo chiamati ogni giorno a riflettere sulla nostra testimonianza in un mondo sempre più variegato e multiculturale.
La scuola pubblica è e deve rimanere laica. La scuola è un luogo dove tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro fede e dalla loro cultura, devono sentirsi accolti e rispettati. La nostra missione evangelica non passa attraverso l’imposizione di un simbolo, come pensano le chiese istituzione che si ergono sui piedistalli del loro ego credendosi Dio e stipulando accordi con gli stati per imporre la loro supremazia. La nostra missione cristiana passa attraverso la forza del nostro esempio evangelico e della nostra testimonianza quotidiana di amore e servizio al prossimo.
Difendere il crocifisso non significa legarlo ai muri delle aule, ma portarlo nei nostri cuori e mostrarlo con le nostre azioni. Il rispetto totale per la multiculturalità non è una minaccia alla nostra fede, ma un'opportunità per vivere il Vangelo in modo più autentico, aprendoci all’incontro e al dialogo con il prossimo.
La vera forza del cristianesimo non risiede in un simbolo esposto, ma nella capacità di costruire ponti, di amare senza condizioni e di accogliere ogni persona come fratello e sorella, qualunque sia la sua origine o il suo credo.
Con affetto e preghiera,
++Stefano
Arcivescovo Primate