Commento al Vangelo del giorno Mt 22,15-21
Leggendo le letture di questa domenica, mi domando che cosa possono insegnare a noi oggi , gente del ventunesimo secolo , tempo in cui, a parere della cultura moderna, questi insegnamenti proposti dalla religione, sono ormai completamente superati.
Proviamo a soffermarci un attimo su alcuni concetti chiave, poi ciascuno di noi verifichi personalmente se davvero sono cose superate, oppure possono essere ancora attuali.
Il primo messaggio delle letture di oggi, è : la scelta personale di Dio, che va al di là di ogni nostro merito o pensiero. Dio sceglie in base ai suoi criteri e usa le persone addirittura anche a loro insaputa. Dunque possiamo pensare che Dio realizza sempre ciò che desidera, e ciò che è giusto, nonostante gli intralci. E questo lo fa anche adesso.
La lettura del Vangelo poi, ci insegna un altro concetto, questa volta però riferito all'uomo: la volontà maliziosa delle persone. Gesù viene messo alla prova non per ottenere insegnamenti o buoni consigli, ma per l'intenzione malvagia di chi ha già deciso a prescindere da ciò che è vero o falso, buono o cattivo. Bellissima la reazione di Gesù che precisa l'autore, "conoscendo la loro malizia" , li mette a tacere, superando con scaltrezza quegli intralci posti dai nemici.
Dunque cosa potremmo concludere da questi insegnamenti ? Ancora oggi come allora, esistono persone che a prescindere, intralciano l'operato altrui, soprattutto se crea fastidio, però con l'aiuto di Gesù, col suo insegnamento, e credendo che Dio veglia su di noi, le difficoltà poste dai nemici si possono superare .
Tornando alla domanda iniziale, a me pare che, ciò che viene proposto dalle scritture è attuale più che mai. Quante volte altri ci hanno intralciato il cammino? Altre volte poi quando siamo in difficoltà ma non smettiamo di credere, accade qualcosa o arriva qualcuno, e il problema si risolve. Cosa imparare allora da quei racconti ? A non lasciarsi mai vincere dagli intralci di questo mondo, ma stare anche attenti perché l'inganno può essere dietro l'angolo.
Nonostante ciò non disperare mai nelle difficoltà di questa vita. Un giorno chiesero a Madre Teresa: Qual è la sconfitta peggiore ? La rinuncia, e l'errore più grande ? Smettere di credere.
Essere consapevoli che Dio veglia su di noi e quando meno ce lo aspettiamo interviene, anche quando non lo meritiamo.
Buon cammino dunque, forti di questa speranza e della certezza che Gesù non ci lascia soli. Comportarsi bene nelle cose di questo mondo è cosa buona, ma non scordarsi mai che passano in fretta, ciò che resta è il bene che abbiamo fatto, quello che Gesù chiama "cose di Dio".
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