Maria Assunta in cielo? - riflessione di don Franco Barbero

Martedì 15 la liturgia cattolica [romana] ricorda la festa dell'Assunta. Maria, rapita in cielo, ormai scorrazza da un estremo all'altro, da un'apparizione all'altra: vergine, immacolata, madre di Dio, regina del cielo... è ormai l'astro più luminoso del firmamento cattolico [romano]. Così da credente ebrea, Maria è stata trasformata in una dea pagana con l'intento di congiungere tutte le prerogative migliori delle dee pagane.

Pio XII operò il passaggio dalla leggenda devozionale al dogma. Era l'anno 1950. Senza un minimo di supporto biblico, il papa proclamò unilateralmente questo dogma suscitando le perplessità e il dissenso delle varie chiese cristiane. Ma tale proclamazione serviva in un momento critico della chiesa cattolica romana a rafforzare il potere papale, ad arginare le nuove correnti politiche socialiste e femministe. I dogmi spesso rispondono alle esigenze del potere ecclesiale o politico per riaffermare se stessi.

La donna ideale, quella da imitare, diventava questa donna spiritualizzata, vergine ed immacolata, asessuata... una bella statuina di gesso. E così Maria, la donna ebrea, è stata completamente sottratta a se stessa, cancellata. Rapita in cielo su una "carrozza angelica", è diventata la bambola religiosa, disponibile ad ogni operazione devozionale e commerciale. Questa donna, sottratta persino al fetore del cadavere, fu disumanizzata.

La sua fede, il suo impegnativo cammino di donna credente e di sposa di Giuseppe e madre di una numerosa famiglia, sono stati così nascosti sotto un castello artificiale di dogmi persino umoristici.

Dalle leggende antiche al dogma.

In realtà le leggende attorno alla figura di Maria, dopo le definizioni dogmatiche che nel 431 ne fecero la madre di Dio, diventarono centinaia. La leggenda più antica e nota della "dormitio Mariae", con cui si voleva semplicemente dire che Dio ha accolto Maria di Nazareth presso di sé, è stata pervertita in una esilarante "verità di fede".
Con il dogma dell'Assunta questo percorso ideologico di travisamento della figura storica di Maria raggiunge l'apice.

Le parole del dogma (num. 966 del Catechismo della chiesa cattolica) suonano persino ridicole: “... Fu assunta alla celeste gloria con il suo corpo e alla sua anima e dal Signore esaltata come la regina dell'universo....”
Di questo cosiddetto dogma non esiste traccia benché minima nelle Scritture e così si è fatto ricorso a fantastiche connessioni con altre donne delle Scritture.
Sappiamo invece (Nuovo dizionario di mariologia, pag.167) che nel secolo VI avvenne lo sviluppo storico in oriente della credenza dell'assunzione. Si cominciò allora a celebrare la festa del transito o “dormizione di Maria” fissata con decreto particolare dell'imperatore Maurizio al 15 Agosto, alcuni secoli dopo, in sostituzione dei culti pagani delle dee.

La festa dell'Assunta non fa parte della fede cristiana

Ferragosto ricorda il periodo della festa del divo Augusto che i cristiani hanno verniciato di devozione mariana. Oggi nessun cristiano è tenuto a mettere questa leggenda sul conto della fede. Essa non è per nulla vincolante per la coscienza cristiana. Piuttosto è importante raccogliere da Maria la sua profonda testimonianza di fiducia in Dio.

Resta il danno dell'ignoranza del dato storico sulla figura di Maria di Nazareth. Resta il fatto che la Maria reale, come ognuno di noi, venne accolta dopo la morte tra le braccia di Dio ma dopo essere marcita nella terra come ognuno di noi. Oggi la ricerca biblica e storica ci ha liberati dall'equivoco dei fardelli inutili che ci fanno scambiare per fede ciò che invece è una leggenda devozionale di cui si può fare totalmente a meno.

Qui di seguito suggerisco alcuni studi sui quali possiate personalmente documentarvi e conoscere come prima di papa Pio XII le numerose “Petitiones” non furono mai accolte per motivi teologici. Fu Pio XII che, rompendo gli indugi, proclamò il dogma. Ero ragazzo e ricordo la notizia dataci in seminario il 1° novembre 1950.

Suggerisco di leggere per una prima documentazione alcuni scritti molto accessibili e rigorosi:
- Jacques Duquesne, Maria (Corbaccio Ed)
- Marie Christine Athans, Alla ricerca di Maria donna ebrea, (Ed Queriniana);
- De Flores, Nuovo dizionario di mariologia, (Ed Paoline)
- Renato Pisani, Maria nell'arte, (Gangemi Ed);

Vi chiederete, anche solo davanti al quadro dell'Assunta di Tiziano, che rapporto possa esistere tra Maria donna ebrea e l'immagine di questo dipinto.

Chi avesse ancora qualche dubbio sui dogmi mariani, legga
- Geoffrey Parrinder, Figlio di Giuseppe e la famiglia di Gesù, Claudiana Ed.

La storia di Maria va ricollocata, come scrisse il biblista cattolico Giuseppe Barbaglio, nella numerosa famiglia di Nazareth di cui Maria e Giuseppe furono i veri genitori.
Le donne hanno svelato l'inganno. La gerachia cattolica [romana] quanto più ha esaltato Maria, tanto più ha abbassato e umiliato le donne in questi quasi 2 millenni.

don Franco Barbero


X

Right Click

No right click