Padre nostro e Madre nostra
Padre nostro, non sei più solo il Padre di Gesù di Nazareth, ma sei anche il nostro e non solo Padre, anche Madre.
Come ti sei rivelato a Gesù perché ti conoscesse, così lo sia anche per noi.
E’ nel suo messaggio la nostra conoscenza di Te.
E’ nel ricordo della sua esistenza, di come si è sentito tuo figlio, di come Ti ha testimoniato con la sua vita fino ad essere ucciso dai potenti sulla croce.
Una morte per farci collaboratori del tuo regno, e far sì che la tua parola porti a compimento la tua volontà, qui sulla terra, per cui l’hai mandata.
E’ nella nostra quotidianità dove santifichiamo il tuo nome e riceviamo il tuo pane.
Un pane non solo per il corpo, ma anche per lo spirito.
Un pane da condividere con Te e con i nostri simili.
Una condivisione che annulli le divisioni, che mitighi i dissensi, che trasformi l’odio in amore per lasciar spazio al perdono vicendevole, e così sentirsi perdonati.
Il padre del figlio prodigo, donandogli l’eredità, non ha messo alla prova il comportamento del figlio, così neppure la sua paternità mette alla prova, anzi da Te riceviamo l’aiuto nelle nostre fragilità e nelle disavventure che la vita ci presenta.
Solo Tu sei l’Amore che dona senza misura, senza condizioni, perché solo così ci aiuti a liberarci dai nostri limiti, nell’essere amati così come siamo, per sentirci amati da Te.