Commento al Vangelo Mc 1,21-28
Quest’oggi siamo invitati a vivere un momento importante della vita pubblica di Gesù, che entra nella sinagoga e predica.
Coloro che ascoltano ricevono parole nuove, qualitativamente diverse da quelle pronunciate dagli scribi.
Parole che non si limitano a riproporre in modo sterile i precetti della fede, ma una predicazione che porta nella quotidianità il messaggio delle Scritture.
Parole vive suscitano reazioni : stimolano domande, muovono le coscienze verso una sempre miglior vita nella fede e fanno capire che c’è sostanza dietro quei testi, sentiti più e più volte. L’ incontro con la parola viva converte la vita e -quando questo accade nella profondità dell’animo umano- origina un cambio di direzione che non può più essere negato o ritrattato.
La predicazione di Gesù permette un discernimento tra bene e male, tra giusto e ingiusto. Cristo ci presenta una via, una prassi, un modo di vivere e di relazionarsi con Dio e la Parola.
Noi sappiamo che Gesù è vero uomo e vero Dio e, come ci mostra il testo di oggi, Gesù si rivela nei modi e nei tempi stabiliti. La popolazione, ancora in attesa di un Messia combattente e liberatore politico, non è pronta ad accogliere Gesù come il Cristo, il Figlio di Dio.
Gesù si lascia conoscere attraverso i segni, attraverso la predicazione e lo stile di vita ed invita anche noi ad essere suoi testimoni con la semplicità di vita, l’amore per la Parola e per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo.
Oggi, i mali della solitudine - in parte prodotta dall’egocentrismo che caratterizza questo momento storico -, della sfiducia in Cristo e nel suo Vangelo richiedono a ciascuno di noi di scrutare la nostra fede vegliando sulle nostre parole e azioni affinché si possa testimoniare Gesù, quel Maestro che ci dona un insegnamento nuovo, buono ed autorevole.
L’autorevolezza - ben diversa dall’autoritarismo - rende Gesù il Signore del creato e in grado di attirare le persone a sé. L’autorevolezza rende le parole di Gesù incisive e scomode per chi, fino a
quel momento, ha appesantito le persone con rigidi, minuziosi e sterili precetti.
La predicazione di Gesù apre un tempo nuovo, un tempo di liberazione atteso e desiderato.
Chiediamo a Cristo di renderci discepoli e discepole capaci, affinché la sua Parola di liberazione non rimanga nascosta tra le pieghe della nostra vita ma raggiunga gli uomini e le donne del nostro tempo.
Sia lodato Gesù Cristo.
(Questo contenuto è di proprietà della Chiesa Vetero-Cattolica Riformata)