Commento a Gv 1,6-8.19-28

Quest’oggi, dopo il tempo dell’Avvento, possiamo celebrare finalmente insieme il Natale.
Nelle precedenti settimane, il Libro di Isaia ha accompagnato la nostra preghiera personale e comunitaria; abbiamo dedicato tempo al Libro dell’Antico Testamento che ci invita a guardare a Cristo che viene, preparandogli la strada con opere di giustizia. Abbiamo ascoltato l’invito del Battista a convertirci, giorno dopo giorno, nell’attesa di un Messia che ha sorpreso tutti, assumendo la condizione umana e decidendo di attraversare il nostro tempo e la nostra storia, personale e collettiva. Abbiamo gioito con Elisabetta, madre di Giovanni, e con Maria, madre di Gesù, intonando il Magnificat con loro. Abbiamo atteso, pregato, vegliato. Abbiamo guardato la nostra vita, certi che solo l’incontro con Cristo la può trasfigurare e renderla una testimonianza credibile del messaggio evangelico.
Abbiamo iniziato l’anno liturgico con alcuni buoni propositi : lo studio biblico, la preghiera, la Lectio Divina, il silenzio.

Oggi, è proprio il silenzio ad accogliere la nostra meraviglia davanti a Gesù Bambino. Vero uomo, vero Dio, il Messia in cui crediamo ci sorprende ad ogni pagina del Vangelo.
Nasce lontano dai “luoghi che contano”, fin da subito perseguitato da “quelli che contano”, ci mostra la vanità e la vacuità del potere, quando non è servizio del prossimo ma servizio del proprio ego.
Gesù è il centro del Natale e celebrarlo nella Liturgia ci aiuta a comprendere la profonda attualità della Scrittura : Gesù vive l’esclusione, la precarietà, la scomodità di una fuga in Egitto per aver salva la vita. Come Gesù, mentre condividiamo l'Eucaristia, una parte di umanità soffre le atrocità della guerra e della povertà, spesso nell’indifferenza del mondo. Oggi ci meravigliamo davanti a Gesù, ci commuoviamo davanti ad un bambino che nasce. Possa Dio muoverci alla stessa compassione per chi, accanto a noi, manca dell’essenziale.

Possa questa consapevolezza guidarci non solo oggi e non solo nel tempo del Natale, ma rimanga nel nostro cuore nel tempo che verrà. Sia lodato gesù Cristo!

(Questo contenuto è di proprietà della Chiesa Vetero-Cattolica Riformata)


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